LONDRA, la mia mini guida di dicembre
Moderna, anticonformista, eppure tradizionale: Londra è la capitale più inclusiva che io conosca, capace di mescolare tradizione e avanguardia. Dicembre è il mese migliore per visitarla.
Londra è una delle mie mete preferite. Ogni volta che ci torno scopro qualcosa di diverso, che non conoscevo o non avevo notato. È anche una città che muta in fretta e che ti rende partecipe di una grande collettività multi etnica e culturale, intellettualmente stimolante. Se avete in mente di fare un week end in una capitale europea prima di Natale, forse avete trovato il posto giusto. Accesa di luci, pervasa dallo spirito natalizio, fredda quanto basta e sempre bellissima, a dicembre Londra sa incantare.
Quando viaggio, di solito preferisco stare a debita distanza dagli itinerari prettamente turistici, anche se poi finisco per mescolare esperienze diverse recuperando anche grandi classici. Se cercate qualche idea per vivere la capitale inglese fuori dalle rotte delle solite cose, ma senza perdere comunque l’essenza londinese, amerete questa mini guida che vi lascio dopo essere appena stata lì tre giorni con mia figlia. Non ha nessuna pretesa di essere esaustiva, né altro, ma solo una guida alle cose che a me sono piaciute e che - se vi conosco un po’ - potrebbero piacere molto anche a voi.
Cibo, cultura, arte e ritmo pop, mescolati alla tradizione
Londra per me è la città ideale dove concedermi di fare cose diverse, un po’ agli antipodi tra loro. Qui potete trovarmi seduta quasi a terra, sulla barra di legno che costeggia il fianco della zona Kitchen di Borough Market, a mangiare falafel appena fritti, con le mani, ma anche seduta al numero 11 di Cadogan Gardens (è un hotel a Chelsey) per un meraviglioso e tradizionalissimo tè. Mi sento a mio agio tra le sale di un museo (la National Gallery è sempre una delle mie tappe preferite, ma questa volta siamo andate al Victoria & Albert Museum) come sul marciapiede a Piccadilly ad ascoltare la musica di strada.

Viaggiare, per me, non serve solo a vedere luoghi diversi, ma piuttosto ad aprire la mente e stimolare riflessioni, mi dà idee nuove e mi riposa da un punto di vista mentale. In questo periodo dell’anno Londra è perfetta se cercate un po’ di “vibes” come dicono loro: vibrazioni positive che a dicembre uniscono il Natale, lo shopping, gli spettacoli teatrali e la cucina.
Il suo stile british è intramontabile. A Carnaby Street si respira ancora quell’aria anni ’60 e ‘70 che mia madre ricorda quando racconta dei suoi week end di shopping negli anni d’oro in cui la boutique BIBA rappresentava the place (il luogo) dove nasceva la moda femminista e anticonformista, con abiti che erano fatti per donne che volevano esprimersi anche attraverso l’abbigliamento (la mostra al Fashion e Textile Museum purtroppo è terminata a settembre, ma vale la pena citarla). A Notting Hill si va per respirare il romanticismo del bellissimo (e omonimo) film con Hugh Grant e Julia Roberts, che quest’anno compie 20 anni. C’è chi va a cercare la porta azzurra e chi la libreria di viaggi (esistono anche tour guidati, ma questi non ve li consiglio) e chi la esplora a piedi attraversando il mercato per cogliere in autonomia piccoli camei che riportano al film. Tra i miei consigli per ripercorrerne i passi: una passeggiata sotto le arcate del Ritz (150, Piccadilly) alla sera, quando ci sono le insegne accese. E piuttosto che un tè (la lista d’attesa per un tavolo è di 3 mesi) meglio prenotare per un drink al Rivoli Bar (un po’ costoso, è vero, ma è uno dei migliori indirizzi per un drink a Mayfair ed è anche un modo per entrare nel cuore della storia alberghiera di Londra). E poi potrete dire di aver fatto come la giovane Elisabetta II, che al Ritz andò a ballare con la sorella Margareth in quella che è riportata come la loro unica libera uscita da ragazze.
10 cose che vi consiglio di fare a Londra (se andate adesso)
1. Muovetevi per la città a piedi attraversando i parchi (se state almeno 3 giorni vale la pena fare una Oyster Card, ricaricabile, comoda da usare su tutti i mezzi, anche per andare da e per i principali aeroporti). Non mancate di esplorare Hyde Park – di tutti i parchi è quello che amo di più. Se avete poco tempo anche Green Park è un’ottima passeggiata, più piccolo, lo incrociate appena dopo l’Hotel Ritz e offre grandi viali alberati, panchine e molti scoiattoli amichevoli.
2. Piccadilly vale sempre una passeggiata, partendo dalle arcate dell’Hotel Ritz (verso Green Park) e proseguendo sino a Piccadilly Circus. Questa è sicuramente una delle piazze più popolari e turistiche, non si può mancare. Lungo la passeggiata troverete molti punti di interesse, tra cui Fortnum & Mason: entrare vale sempre la pena, ma a parte il thé trovo che i prezzi siano davvero pensati solo per i turisti ed evidentemente non per quelli italiani. Comunque Nicolò dice che si può acquistare il Cheddar al tartufo (costa 13£ il pezzo da 400 g, in Italia non si trova ed è incartato per non farsi sentire in valigia). E alle casse trovate delle bellissime scatoline rotonde in latta (sono porta bustine con dentro qualche filtro) che sarà molto chic tenere in borsetta o regalare all’amica (costano poche sterline).
Anche la galleria Burlington Arcade vale un passaggio, non tanto per i negozi (è un piccolo centro commerciale organizzato sui lati di una galleria, ma qui avete tutti i gioielli di cui potreste aver voglia nei sogni estremi, anche le tiare) ma per lo spirito natalizio che vi si respira, per le belle vetrine da guardare e per incontrare ancora i lustrascarpe al lavoro.
3. Se amate i libri, entrate da Hatchards, la mia libreria preferita al mondo (è sempre a Piccadilly, accanto a F&M). Ha quello stile tradizionale che si è perso altrove: moquette a terra, scale in legno, ampi scaffali e personale super preparato. Io non manco mai di andare a comprare qualcosa lì, sono aperti dal 1797 e li trovate al numero 187 di Piccadilly. Sono anche editori di libri classici in tiratura limitata con meravigliose copertine vintage. Se mai un giorno dovessi riuscire a pubblicare un mio libro in inglese, la presentazione sarà da loro. È una certezza. Nel mentre che attendete, se ci passate procuratevi una copia di Christmas Pudding di Nancy Mitford, la loro (bellissima) edizione con la copertina rigida è uscita il 26/11, io non ho fatto in tempo a portarla a casa con me, ma l’ho ordinata.
4. Non perdete la National Gallery (Trafalgar Square) aperta dalle 10 alle 18, e il venerdì sino alle 21. È uno dei miei musei preferiti in città, potrete ammirare le opere di Van Gogh (i girasoli sono nella stanza 6), Vermeer, Tiziano, Michelangelo, Canaletto – solo per citarne alcuni in ordine sparso. E ammirare la bellissima Venere di Velasquez (stanza 30) di cui io ho una riproduzione a casa dipinta da mio zio Giorgio. Anche il Victoria & Albert Museum vale sempre una visita. Di tutti i musei, a mio avviso è il più facile, e anche meno affollato a volte. L’edificio di per sé merita una tappa, con le sue ampie scalinate in marmo e i corridoi inondati di luce naturale. Si visita “a pezzi” quindi scegliete una zona e coprite bene quella. La parte con i gioielli dal 1900 ad oggi è suggestiva, le mostre contemporanee al momento meno interessanti.

5. Harrods, sì o no? Per lo shopping, no – ma come resistere al fascino di entrare? In questo momento c’è una installazione italiana firmata da Loro Piana, con artigiani al lavoro in vetrina, ed è interamente impacchettato per il Natale. Un giro ai vari piani, se vi piace il genere, si può fare. Il reparto giocattoli e peluche è sempre bello da guardare, e si può anche trovare qualcosa (di piccolo) a prezzi abbordabili. Salite con la scala mobile centrale, che è la più bella. Evitate la food hall nelle ore di punta e – invece – andate al seminterrato per acquistare biglietti di Natale un po’ diversi dai soliti e qualche pallina souvenir. La mia tappa preferita resta la toilette delle signore, in stile liberty. Lo so, non ve la aspettavate da me, ma è così.
6. Dovete vedere Borough Market: fa parte delle mie soste obbligate, se amate i mercati all’aperto questo farà per voi. Quando sono in una casa, ci vado per fare parte della spesa (frutta, verdura, formaggi, pane, carne e pesce rappresentano un’esperienza nella destinazione) e quando sono in hotel solo per un pranzo in perfetto street-food-style. Dietro al mercato, verso la Southwark Cathedral, la “Borough Kitchen” offre decine di postazioni di street food dove mangiare con poche sterline. Si ordina, si ritira, ci si siede in strada a magiare sui gradini predisposti, in un melting pot culturale unico. Io amo i falafel con l’hummus che servono da Gujarati Rasoi. Non potete non fare la fila da Bread Ahead per un muffin, un cinnamon rolls o un bombolone ripieno. Ve lo garantisco, ve ne pentireste.
Fate un tuffo anche nella street-food-culture tra le bancarelle di Camden Market, che offrono infinite specialità di street food, e anche negozi tra i quali gironzolare. In occasione del loro 50esimo compleanno ci sono molte attività speciali, che comprendono il cibo, ma anche l’artigianato. Se siete amanti del genere, dentro il mercato coperto trovate molto artigianato.
7. Vintage Mania? Perdetevi dentro il Portobello Market, il mercatino che unisce vintage e antiquariato di Portobello Road, a Notting Hill. Controllate gli orari (possono variare) e mettete da parte un paio d’ore per passeggiare senza fretta e fermarvi magari a fare colazione o per un thé. Qui troverete tutte le tazzine da thé che ancora non ho acquistato io e soprattutto gli oggetti in sheffield, dalle teiere alla posateria, passando per i vassoi.
8. Prenotate un tavolo al The Wolseley. Se volete calarvi nell’atmosfera londinese dei primi ‘900, scegliete il tea time. Ma anche la colazione al mattino è qualcosa di meraviglioso. A pranzo è sempre molto pieno e a cena non abbastanza romantico (a mio avviso) – ma per il tea time è semplicemente perfetto (costa 55£ a persona, è molto, ma usciti da lì sicuramente non avrete più spazio per la cena, e poi una volta nella vita è una cosa da provare).
Se invece volete unire il thé inglese al panettone italiano, il vostro indirizzo è 117 Mount Street – qui c’è la pasticceria milanese Marchesi 1824, e il panettone di Diego Crosara. Vale una sosta, e non solo perché siete italiani, ma perché è la miglior esperienza che si possa accompagnare a una cioccolata calda quando fuori fa freddo ed è quasi Natale. La pasticceria chiude alle 6 di sera e non ha molti tavoli, quindi magari andateci per tempo.
9. Visitate Covent Garden, il più famoso mercato coperto di Londra, dove troverete artisti di strada, boutique, supermercati, bancarelle di fiori e spettacolo. La piazza centrale con l’orologio è tra le attrazioni più fotografate, il Royal Opera House vale sempre uno stop. Ci sono anche molti ristorantini abbastanza a buon mercato e il mio preferito qui è Mr Fogg’s Tavern, dove cerco di andare sempre. È una taverna in stile vittoriano che offre cucina classica britannica.
10. Cenare a Londra è un’esperienza nell’esperienza, c’è davvero tutto, difficile dare un consiglio (ma potete chiedere nei commenti). Noi abbiamo scoperto il ristorante de L’Oscar, un bellissimo boutique hotel non lontano da Covent Garden. Il ristorante meriterebbe un post tutto per sé, si mangia davvero bene, l’atmosfera è elegante ma non formale e il servizio molto buono. Prendete gli antipasti in condivisione (non ve ne pentirete) e un buon vino, hanno anche un’ottima cantina.
Qualche idea di luoghi dove a me piace dormire a Londra
Il mio weekend con Ludovica è stato breve (solo 2 notti) ma intenso e se si è disposti a girare con i mezzi pubblici per evitare il traffico e a camminare molto, si riesce a fare tanto.
Questa volta abbiamo dormito al The Peninsula London, che si trova al 1 Grosvenor Place, un hotel in ottima posizione, con camere moderne, servizio impeccabile e una meravigliosa piscina con spa annessa. Ma le soluzioni a Londra sono tantissime e molto diverse anche come budget. Un altro hotel che consiglio, dove sono stata con mio marito, è il number 11 Cadogan Gardens (a Chelsey) che ha anche un ottimo tea time (prenotabile anche se non alloggiate lì). In ottima posizione a Kensington, e più contenuto nel prezzo, The Pelham London è un 4 stelle molto caratteristico che fa parte della catena italiana Starhotels, con camere rivestite in tessuto a fiori, molto particolare e adatto anche a soggiorni più lunghi.
La mia catena alberghiera di riferimento (perché ho lavorato per loro negli anni ’90 e li conosco bene) resta the Leading Hotels of the World, che propone tra i suoi indirizzi oltre a L’Oscar e al The Ritz anche The Adria (88 Queens’ Gate) una bella townhouse vittoriana in posizione strategica a South Kensington, dalla quale potete raggiungere a piedi il Museo di Storia Naturale o la Royal Albert Hall.
Io amo molto anche stare in case in affitto. Se viaggiate con i bambini o i ragazzi, forse una casa è la soluzione migliore. Offre maggiore libertà e prezzi più contenuti. Io lo faccio spesso anche per vivere l’esperienza autentica della città (ok, per fare la spesa e usare la cucina, è vero!). Onefinestay.com è il mio sito di riferimento da oltre dieci anni: offre molte soluzioni diverse, tutte bellissime, pulite e garantite dall’agenzia. Avrete biancheria di qualità e servizio di pulizia ogni 2-3 giorni.
C’è una Londra per ogni stile e anche una per ogni tasca. In base a come siete abituati a viaggiare, sceglierete la compagnia aerea e l’aeroporto. E godetevi la capitale inglese. Spero di avervi ispirato un po’.
A presto,
Londra nel mio cuore💗Guida stampata, prima o poi ci andrò e seguirò i tuoi consigli
Leggerò l'articolo con calma ma mi è tornato in mente che anni fa dovevi andare a prendere un tè con Pippa Middleton e poi credo non sia avvenuto, mi son sempre chiesta come la conoscevi e che tipo di interesse c'era in quel momento, se avevate in programma qualche collaborazione o altro, ricordi?