La tavola delle feste, e altri consigli utili per il week end
Eccoci, ci siamo. Siamo arrivati insieme a quel momento. Il fine settimana che precede Natale. Mille cosa da fare, la sensazione di non farcela, il desiderio di godersi tutto. Cominciamo.
La tavola di Natale. Serve dire altro?
Se non ci state già pensando, allora non siete qui. Mancano 4 giorni alla vigilia. Non è meraviglioso? Io aspetto questo momento con trepidazione e stanchezza. E’ un mix di entrambe le sensazioni. Probabilmente avete già scelto la tovaglia, i piatti, le posate e i bicchieri (io, ammetto, ho ancora un paio di dubbi, ma solo perchè a casa mia c’è davvero l’imbarazzo della scelta). Cos’altro potrei dirvi per fare meglio? Un paio di consigli mi sento di darveli, soprattutto dopo aver dedicato gli ultimi 15 anni ad apparecchiare tavole natalizie almeno dieci volte all’anno (è il mio lavoro, del resto).
La tavola delle feste per me è una tradizione. Mi piace scegliere la tovaglia e abbinare i piatti e ogni Natale cerco di cambiare qualcosa utilizzando quello che ho (e quello magari che ho acquistato di nuovo). Se cercate un po’ di ispirazione, qui sotto trovate alcune delle mie tavole natalizie nel tempo. Tra cui la mia prima tavola di Natale in TV (la foto in cui ho l’abito monospalla di Ralph Lauren) apparecchiata per Alice TV nel 2010. Sì, lo so, ero molto più giovane. Ma voi concentratevi sul tovagliolo, che all’epoca avevo apparecchiato sul piatto :). Più sotto, invece, la tovaglia diventa azzurra per legarsi con il decoro del mio servizio Dionysos di Gièn (è un servizio di inizio ‘900, acquistato a un mercatino l’anno scorso). Quella della foto è la mia tavola di casa del Natale 2023. E infine, quest’anno, alla terza riga, con la tovaglia verde bosco e i piatti (sempre di Gièn) Filet Noel. A destra, in fondo, il servizio che ho scelto per la tavola del pranzo del 25 l’anno scorso: tovaglia bianca di lino e piatti Oriente Italiano Aurum di Ginori 1735. Uno dei miei servizi preferiti tra i nuovi.
COME INFRANGO LE (MIE) REGOLE PER LA MISE EN PLACE DI NATALE
Le regole per apparechiare sono le stesse di sempre, certo, ma a Natale mi piace infrangerne qualcuna. Per esempio, mi consento di mettere i rami di pino direttamente sulla tovaglia. E di accendere le candele a pranzo, il 25 dicembre.
Per il resto, è l’ispirazione che deve guidare la tavola di Natale. La mia e la vostra.
La tovaglia e i piatti sono il centro di tutto e meritano attenzione nella scelta. Non amo il rosso, ma qualche tocco qua e là a volte aiuta a creare l’atmosfera (ok, oggi ho infranto anche questa regola, se mi avete visto su Rai 1 da Antonella Clerici a “è sempre mezzogiorno”). Potrei dire lo stesso del colore oro, che amo usare ma non in modo prevalente. Avete già scelto il vostro servizio? Se non lo avete fatto, è davvero arrivato il momento. E se avete dei dubbi, scrivete nella chat. Farò il possibile per rispondervi per tempo (domani però devo dedicarmi anche io ad un po’ di shopping natalizio).
LE DOMANDE FREQUENTI sono comunque queste (se ne avete di personali, scrivete nei commenti).
Sottopiatto in argento, o no? Ad essere sincera lo amo sempre meno, ma se lo utilizzo, allora metto anche il piattino del pane in argento. Per abbinarli.
Piatto pane, sì o no? Questo mi sento di dire che a Natale dovrebbe proprio esserci (si mette a sinistra del placé, nda). Come vedete nelle foto sopra, può essere uguale al servizio di piatti, oppure no. Sempre utile averne in peltro, oppure in vetro: si abbinano a qualunque servizio. Ma se non lo mettete (a volte non lo faccio neanche io) non è assolutamente un errore.
Quando e come mettere il pane? Il piattino del pane può essere vuoto quando gli ospiti si siedono, oppure avere già sopra un panino (sappiate che se lo mettete, verrà mangiato subito. Quindi decidete voi). Se il piattino è vuoto, il pane arriva con il secondo. Si porta in un bel cestino (con detro un tovagliolo di tessuto) e i commensali si servono da soli. Astenersi pinze e giro della tavola. Non siamo al ristorante.
Dove si appoggia il pane se non c’è il piattino? Sulla tovaglia, in alto a sinistra del piatto. Non sul piatto nel quale si mangia.
Quanti bicchieri sulla tavola? Al massimo 3, non è mai utile metterne di più, a meno che non abbiate un tavolo enorme. Una tavola troppo piena è scomoda da usare.
Le posate da dessert, quando di apparecchiano? Anche in questo caso, dipende dallo spazio. Se avete poco spazio, portatele con il dolce. Se invece c’è posto, si possono mettere sin dall’inizio, apparecchiate davanti al piatto.
Si possono mettere le bottiglie in tavola? L’acqua la preferisco nelle brocche, ma se siete tanti e volete mettere acqua liscia e gassata, la bottiglia di vetro può essere accettabile (la foto sopra ne è un esempio). Purché sia una bella bottiglia e la puliate bene. Il vino di solito si serve nella sua bottiglia per mostrare l’etichetta. I padroni di casa non servono acqua e vino, le bottiglie si fanno passare e ciascuno si serve da sé. Sarebbe carino, se possibile, che i signori servissero le signore.
Come servire il panettone? Su una bella alzata, a prescindere dal fatto che lo decoriate o no, farà miglior figura. A me piace aggiungere anche un nasto. Per la (eventuale) decorazione vi rimando qui al video che vi ho postato la scorsa settimana.
E ADESSO, UNA LISTA DELLE COSE DA RICORDARE
Si sta per andare in scena, inizia a cucinare e trova un attimo per decomprimerti ogni sera nei prossimi tre giorni. Il sipario sta per alzarsi un’altra volta. Tra sabato e lunedì:
· Fai la spesa acquistando tutto quello che ti serve.
· Metti in fresco il vino che lo richiede.
· Controlla i bicchieri: se hai bisogno di lavare le flûtes o le coppe per il prosecco, fallo qualche giorno prima. Controlla anche le posate e se soino in argento, magari lucidale.
· Appendi in cucina i menù dei quali ti devi occupare personalmente e stendi una scaletta scritta (se lo ritieni utile) con tutto quello che c’è da fare. Per me è indispensabile.
· Inizia a preparare i dolci.
· Acquista marrons glacèes, gelatine, piccoli dolci che non preparerai in casa.
. Ordina il pane se non lo fai tu.
· Stendi in bella il menù se vuoi metterlo in tavola
. Prepara i segnaposto per gli ospiti se vuoi metterli (non è necessario che ci siano, in famiglia, ma dipende da quanti siete).
· Cucina tutto quello che puoi fare in anticipo.
. Prepara una scaletta delle cose da fare per il grande giorno.
IL GIORNO STESSO
. Meglio alzarsi di buon’ora e iniziare a cucinare in base alla propria scaletta delle ricette. Il mattino, si sa, ha l’oro in bocca.
· Apparecchia la tavola circa 2-3 ore prima dell’arrivo degli ospiti, per avere tempo di osservarla bene e colmare eventuali lacune.
· Termina di cucinare almeno 45 minuti prima dell’orario fissato per l’arrivo.
· Concediti una doccia leggera, un momento di relax da sola in camera tua e il cambio dell’abito. Truccati e sistema i capelli poco prima dell’arrivo degli ospiti.
· Accendi le candele, la musica e indossa il tuo miglior sorriso. Finalmente, è Natale.
PRIMA DI ANDARE… IL CENTROTAVOLA
Negli ultimi giorni ci sono state un po’ di opinioni contrastanti sul tema del centrotavola. Vi lascio sia la mia opinione, che qualche regola.
L’opinione è semplice: a me piace di più il centrotavola diffuso, e non credo che - essendo una preferenza - possa essere giusto discuterla. Lo trovo più bello e più facile da fare. Ma se preferite il classico centrotavola fatto dal fiorista (come quello della foto qui sopra, a sinistra) siete sicuramente nel giusto. Purché sia bello. Il centrotavola è una decorazione, se non è bello, non ha senso metterlo.
La regola dice che non deve essere talto alto da impedire agli ospiti di guardarsi in viso. Se poi un fiore o due sono un po’ più alti (purchè non disturbino) nessun problema. Si può togliere a un certo punto? No, non si toglie mai. Si lascia sino alla fine. Per ammirarlo.
E poi una comunicazione di servizio. Sul sito de La Collina dei Ciliegi, che è partner di The Holiday Season, è tornato in stock il Brut Spumante, se desiderate acquistarlo avete lo sconto del 15% inserendo il codice THEHOLIDAYSEASON prima di pagare (lo sconto si applica sino al 25/12 anche alle bottiglie di Formiga, Amarone della Valpolicella DOCG, Recioto.
E adesso, qualunque sarà lo stile della vostra tavola, non mi resta che augurarvi un bellissimo Natale. E darvi appuntamento con l’ultima newsletter del 2024, che arriverà venerdì 27. Con la ricetta per riciclare il panettone avanzato e i consigli per il brindisi di mezzanotte. Poi, sarà tempo di voltare pagina e parlare della tavola per il brunch di inizio gennaio. Spero che possiate trascorrere delle serene feste. Con affetto e gratitudine,
Tutte meravigliose!
Buonasera a tutti, grazie per averci mostrato così tante belle tavole da cui prendere spunto, Csaba.
Quest’anno noi avremo un pranzo di Natale ristretto (saremo solo 5) ma il 26 dicembre ci rifaremo (eh si il numero diventa un bel 16)
Ho la fortuna di possedere un servizio inglese bianco e blu per 16 🎉 quindi farà bella mostra di sé sulla tavola lunghissima coperta da una tovaglia color cioccolato (bizzarro abbinamento, vero? Ma io lo trovo elegante ☺️) per rendere tutto “natalizio” ci saranno sottopiatti dorati, un mix di posate d’argento che sono appartenute alla mia mamma e a mia suocera e poi delle decorazioni acquistate anni fa di un color oro caldo che andranno a distribuirsi sulla tavola in zuccheriere, teiere e lattiere d’argento, anche queste appartenute a persone a me care. Vi sembra un pasticcio? Ho fatto già la prova e questa “mescolanza”mi è sembrata gradevole.
Csaba c’è il modo di mostrare le nostre tavole sulla chat? Sarebbe carino, non trovi?
Buon lavoro a tutte, e un augurio di Natale sereno passato con chi amate.
Ciao 😘