Come l'arancio amaro
il romanzo di Milena Palminteri presentato durante il #BookClub di gennaio.
Cari abbonati, care abbonate, il nostro libro di gennaio è il romanzo di Milena Palminteri, che con questo volume fa il suo debutto come scrittrice, edita da Bompiani. Se vi piacciono le storie di donne con carattere, capaci di sfidare la sorte e resistere ai pregiudizi della vita, sicuramente amerete questo romanzo, che entra di diritto nel Club (intellettuale) del libro per il modo in cui è scritto: una prosa bellissima, chiara e scorrevole, punteggiata da dialoghi diretti e puliti, spesso mescolati con il dialetto siciliano, che rende la storia ancora più realistica. L’autrice si è ispirata a fatti realmente accaduti, ma non si tratta di un romanzo storico.
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La trama.
Carlotta, Nardina e Sabedda sono tre donne che hanno una grande caratteristica in comune: non si accontentano del ruolo che la vita sembra aver dato loro alla nascita. Nella Sicilia atavica del secolo scorso – la storia inizia il 23 dicembre del 1924 – essere donna è decisamente diverso da come lo siamo adesso. Trovare la propria strada e il senso dell’essere donna in un mondo governato dagli uomini è la caratteristica di tutte e tre. Ciascuna, a modo proprio, riuscirà a trovare la risposta a questa domanda.
Mentre sembra che essere giovane e piena di idee per il futuro sia completamente inutile se sei femmina, il romanzo tratteggia con grande cura e una scrittura davvero degna di nota la società e i costumi in Sicilia tra il 1924 e il 1960. Carlotta è laureata in giurisprudenza, ma non ha potuto fare l’avvocato, perché donna. Sabedda è una donna umile a servizio, che si trova in difficoltà nel momento in cui resta incinta. Nardina invece ha fatto un ottimo matrimonio, sposando un conte, ma non riesce a fare il proprio dovere di moglie, perché non resta incinta.
La frase che me lo ha fatto acquistare / leggere
”Io dell’arancio amaro conosco solo le spine, e ormai non mi fanno più male. Ma il profumo del suo fiore bianco è il tuo, ed è quello della libertà”
Il libro si legge con grande piacere, è scritto con un linguaggio preciso, diretto, che mescola il colto e il popolare. Come la vita. Un grande esordio, a mio avviso, per una penna che spero ci darà presto altre pagine. A me è piaciuto perché l’autrice ha avuto il coraggio di usare il passato remoto per la narrazione, e ha tenuto il linguaggio comunque scorrevole e limpido. Da leggere.
COME L’ARANCIO AMARO
di Milena Palminteri
Bompiani, 439 pagine, 20€
Se lo avete letto, lo state leggendo, volete un consiglio o avete un suggerimento, potete scrivere liberamente nei commenti qui sotto.
UN PICCOLO INEDITO PER VOI
e una ricetta che ci porta dentro la Sicilia autentica

GELO DI ARANCIA / MANDARINO
Il gelo di arancia o di mandarino è un dolce al cucchiaio fresco, meravigliosamente adatto a qualunque momento della giornata. Io lo amo alla follia - sembra facilissimo da fare, ma in realtà non lo è. Questa ricetta mi è stata data dalla cuoca di un ristorante di Noto nel 2018, in occasione del matrimonio di un amico di famiglia, che si è sposato in Sicilia. Il gelo era tra i molti dessert.
C’è qualche esperta di gelo che vuole darmi la sua ricetta? Mi farebbe felice, la proverei senz’altro.
Ingredienti per 10 mono porzioni (circa)
1 litro di spremuta di arancia fresca, filtrata
200 g di zucchero
90 g di amido di mais
Mescola il succo e l’amido in una pentola capiente, setacciando l’amido per evitare grumi e aggiungendo lo zucchero un po’ alla volta. Scalda su fiamma media, mescolando sempre, sino a che il liquido avrà una consistenza densa. Togli dal fuoco e lascia raffreddare negli stampi. Mi hanno detto di ungere leggermente degli stampi in ceramica o metallo, affinchè fuoriesca bene. Conserva in frigorifero per tutta la notte, sino a che avrà la consistenza di un budino. Rovescia sul piatto e servi ben freddo, con il cucchiaio (da dolce).
Che cos’è il Club (intellettuale) del libro e come farne parte?
Il 10 marzo del 2024 ho aperto il mio “Club (intellettuale) del libro” con l’ambizioso obiettivo di leggere, insieme, libri che possano non solo intrattenerci, ma anche educarci al bello della letteratura, alla profondità delle sue pieghe, che sanno accogliere i nostri stati d’animo e restituirceli più a fuoco, modellati secondo una forma maggiormente riconoscibile. È leggendo che troviamo dentro di noi cassetti che non sapevamo di avere, parti della nostra vita che ospitano ricordi, oggetti, frammenti, sensazioni. Ogni mese, circa, presento in diretta su Instagram il titolo che ho appena letto o che mi accingo a leggere, e insieme lo commentiamo qui o sul mio sito.
Sono una Siciliana nel cuore tanto che ci volo appena posso (bella la sua foto a Noto), e ho letto il libro appena uscito. L'ho trovato molto bello, direi bellissimo come debutto. Ho stentato un po' nella prima parte, poi l'ho finito in un attimo. Il gelo d'arancia non l'ho provato, per contro, nelle cene estive, non manco mai di proporre il gelo dio limone: 5 Limoni con la buccia edibile; 50 g. di amido di mais; 500 ml di acqua; 150 g. di zucchero semolato; 50 ml di succo di limone. Lasciare in infusione la scorza di limone (solo la parte gialla) per 24, filtrare e portare ad ebolizione con gli altri ingredienti, versare negli stampi per le monodosi. Io, per favorire il ribaltamento, li bagno. Cordialità.
Bellissimo! Non ancora finito, ma lo trovo molto avvincente. Lo sto ascoltando con audible e trovo che i dialoghi con accento siciliano siano ancora più incisivi