Pianificare bene la rentrée
La prima lettera mensile è arrivata. L'idea è di mandarne una ogni ultimo week end del mese, per condividere insieme ricette, belle tavole, idee per vivere meglio ogni stagione dell'anno.
Eccoci qui, l’ultimo week end di agosto è appena finito, e l’1 settembre si affaccia sulla nostra agenda con timidezza, eppure inesorabile. “La rentrée” come i francesi chiamano il rientro di settembre, talvolta è pesante da un punto di vista psicologico.
Si tratta a mio avviso del vero capodanno, quel momento che traccia una linea di separazione tra prima e dopo, tra vecchio e nuovo. Non preoccupatevi, non vi darò una lista di cose da fare per sentirvi meglio – non fine a se stessa. Non so voi, ma sono piuttosto annoiata dal leggere articoli che iniziano con “3 modi per dormire meglio” o “10 cose da mangiare se vuoi dimagrire in menopausa”. Ho capito (leggendoli) che sotto il titolo manca spesso il pezzo, per dirla con il gergo tecnico che usiamo a volte noi in redazione.
Ma visto che questa è la prima volta che vi scrivo da qui, vorrei innanzitutto dirvi cosa potete aspettarvi.
Come detto, non vi proporrò rimedi facili a cosa che facili non sono, o sicuramente non di facile risoluzione (per quanto, avrei cose da dire su cosa mangiare in menopausa e anche sul come dormire meglio, ma avremo tempo). In realtà, se vi scrivo, è per proporvi una cosa che penso possa esservi utile. Non sono quel tipo di persona che scrive tanto per fare, lo sapete, le mie newsletter che da oggi vorrei chiamare lettere mensili non sono mai state molto fitte. E sincermente me ne rammarico, perchè amo leggere i vostri commenti tanto quanto scrivervi. Ma desidero scrivere solo quando ho qualcosa di buono da dire. E oggi ce l’ho.
I contenuti di questa piattaforma sono in questo momento tutti accessibili senza abbonamento alcuno, e quindi gratuiti. Non vi nascondo tuttavia che il mio desiderio è poi quello di veicolare da qui anche la vendita di dispense tematiche e materiali inediti che potrebbero, in futuro, affiancare ciò che oggi acquistate attraverso i libri e che quindi necessitarebbero di un abbonamento. Quando sarò pronta, sarete i primi a saperlo e avrete sempre ovviamente la possibilità di scegliere. E anche di restare solo con i contenuti gratuiti (che continueranno ad esserci).
Dunque, partiamo con la rentrée.
Pianificare bene in rientro si impara, certo. Io l’ho fatto e posso dire per esperienza che è passato da essere un momento che cercavo di rimandare a qualcosa che invece oggi abbraccio in modo positivo. Qualcosa in grado di darmi energia.
Quando ero ragazza, intorno al 25 di agosto andavo in edicola a comperare Marie Claire. Era il mio mensile preferito (bizzarro, vero, che molti anni dopo io sia finita a lavorare proprio per Marie Claire Maison) – ma comunque Marie Claire di settembre rappresentava per me “la svolta”. Via dalla mente gli abiti leggeri e i costumi da bagno, sognavo le maniche lunghe, le scarpe chiuse, i maglioncini leggeri dell’autunno. Più avanti con gli anni, installatami a tempo quasi pieno tra le pagine dei libri di cucina, alla fine dell’estate ho iniziato a desiderare zucche, funghi finferli giallo dorato, insalate a foglia verde scuro e formaggi cremosi e stagionati. Ed eccomi qui, dunque, ad aprire una nuova pagina della mia vita che desidero condividere con voi.
COME ORGANIZZO IL MIO RIENTRO A SETTEMBRE
Per me la settimana che inizia adesso è quella in cui metterò a punto “la lista” che sarò pronta per la fine del mese. Scrivere su una pagina del quaderno le cose che devo fare, e su quella accanto quelle che desidero fare, mi aiuta a focalizzare l’attenzione e a pianificare bene il tempo. Poichè la maggior parte delle persone è solita dire che “il tempo non basta mai” sappiate che la mia opinione su questa frase fatta non è totalmente positiva. Certo, potrei confortarvi, ma non credo che vi farei del bene. Forse faccio meglio il mio lavoro se vi dico di iniziare a “tagliare le perdite di tempo”. E qui dentro ci metto lo scroll infinito dei social, i gruppi di WhatsApp dai quali forse potreste uscire, le riunioni di lavoro quando si potrebbe mandare una mail, le cose fatte a metà per la fretta, che richiedono poi un ulteriore dispendio di tempo (e malumore annesso) per essere sistemate, Ma anche la mania di fare tutto alla perfezione (sì, lo dico per esperienza) quando magari non è necessario.
La lista mi aiuta a scrivere e a cancellare quello che so che magari vorrei fare, ma in fondo non farò. Va fatta in modo prospettico: c’è quella del mese e quella della settimana. Quella del giorno deve essere stringatissima e sempre “fattibile”.
Farsi un regalo è un’altra cosa che aiuta molto a vivere meglio il rientro al lavoro.
Può essere una rivista da leggere in poltrona, un pomeriggio al parco, oppure un oggetto che desiderate. Io di solito acquisto una crema da viso speciale, a settembre, e una confezione del profumo che uso appena inizia il freddo (è sempre lo stesso, a volte mi arriva per il compleanno). Che ne dite di un foulard? Oppure una tazza nuova per il vostro thé della sera (magari con il monogramma?). Farsi un regalo è un modo per essere indulgenti con noi stessi, per farci piacere, per ammorbidire gli spigoli del rientro al lavoro.
Un’altra cosa che funziona bene è pianificare un breve viaggio tra adesso e la fine di novembre. Io vorrei andare a Londra (manco da un po’) ma anche forse trascorrere un week end al mare prima che settembre diventi ottobre. Cosa ne dite? [L’immagine della libreria è di Dina Dennaoui, vedendola mi è venuto in desiderio fortissimo di tornare lì, eventualmente anche con la macchina verde, i biscotti invece li conoscete, sono i miei].
Infine, questo periodo dell’anno, la fine dell’estate, mi fa pensare a quello che ho cucinato, mangiato, o sperato di cucinare senza averne poi il tempo (sì, certo, capita anche a me). Per questo cimentarsi in una ricetta con gli ingredienti di stagione che tra poco non avremo più è sicuramente una buona idea.
Ho fatto il pane ai semi, da mangiare con i fichi e il prosciutto (la ricetta è qui)
E le pesche al mascarpone, come promesso, sono state postate sul sito nel dettaglio (le trovate qui).
Scegliere di nutrire il vostro io interiore con un film, una mostra, una passeggiata in un quartiere della vostra città che conoscete meno è un altro bellissimo modo per scivolare nel mese di settembre. E a questo proposito, vi aspetto il 1 settembre per il BookClub, con un nuovo titolo di cui parlare, che leggeremo insieme e commenteremo in questo spazio.
Ecco, se anche voi, rientrando dalle vacanze, guardate alla pila del bucato da fare e al frigo vuoto da riempire con una sorta di malcelata malinconia per quei giorni pigri appena trascorsi, sappiate che in realtà nell’inizio di settembre può nascondersi una bellissima energia nuova, basta saperla accendere. Per me, che sono della Vergine, e che pianifico e organizzo per natura quanto per convinzione, si tratta innanzitutto di organizzare la nuova routine. Piatti nutrienti, buone letture e una routine salutare di gestione del tempo faranno il resto.
Ora tocca a voi.
Fatemi sapere cosa ne pensate e come vi sentite.
Buona settimana!
Buonasera Csaba, che bella riflessione! Sai che in dialetto sardo, in Barbagia nello specifico, chiamiamo il mese di settembre “Capidanne” (coniato in antichità) a dimostrazione che è un “nuovo anno” a tutti gli effetti! Ne approfitto per augurare a te e a tutte le lettrici e i lettori un buon inizio settembre!
Da ragazzina a settembre con la mamma si comprava un golfino da mettere in autunno. Un rituale di fine estate che mi ha accompagnato per tanti anni e che, non so perché né con precisione quando, ho abbandonato...
Lo riprenderò.